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Beh... la premessa è... i ladri nn possono rubare l'amore... ma spesso l'amore rende ladri... Cercate di vivere la vita e goderne della sua felicità... e poi... se vi stuzzica la curiosità... seguitemi!!!

29 ottobre 2009

Farmacista









Il farmacista nel ‘900 aveva un gruppo ristretto di amici: il medico, naturalmente, ma anche il sindaco, il maresciallo e pochi altri maggiorenti.

E lui in quel gruppo non era certo il meno importante, perché la farmacia era un luogo di grande prestigio, dove la gente entrava con timore reverenziale.





Il farmacista era lì, dietro il bancone, con il suo camice bianco, pronto ad ascoltare i clienti e a dare consigli.

Ogni tanto spariva nel retrobottega, e si sentiva solo il rumore sordo del mortaio mentre lui pestava e mescolava sostanze.


Si chiamavano prodotti galenici, quelle pozioni ancora in odor di magia che il farmacista preparava per i clienti,e servivano per curare tutti i tipi di malanni, dalla tintura di iodio per disinfettare al talco mentolato per rinfrescare la pelle, dai cachet per il mal di testa confezionati a mano sigillando due ostie alla purga preparata con un po’ di olio di mandorle.

E, su richiesta, nella purga il farmacista poteva anche aggiungere un po’ di aroma di vaniglia o di caffè...


Alle pareti, scaffali pieni di vasi di ceramica, mortai, bilance e vetri di tutte le misure: Un luogo di fiaba per i bambini che, un po’ intimoriti, giravano lo sguardo su tutti quegli oggetti misteriosi.

Nell’aria aleggiava un pulviscolo che emanava un odore acre e sottile, dove il profumo del talco mentolato si mescolava all’afrore del bromoformio.


Si andava in farmacia con la ricetta del medico, ma anche senza, perché bastava chiedere consiglio al farmacista che, con il biancore del suo camice e spesso della sua capigliatura, aveva un aspetto paterno e rassicurante.


Oltre alle medicine si poteva comprare in farmacia anche qualche bella scatolina di latta con dentro delle caramelle al miele o alle violette da tenere in borsetta per le grandi occasioni, o per fare contenti i bambini.

Con parsimonia, però, perché, quelle caramelle costavano un bel po’, e magari contenevano un po’ di codeina per calmare la tosse.


Tra gli scaffali si vedevano strani attrezzi sanitari, come il bacili per lavande nasali, gli inalatori a vapore e i clisteri a pompa, mentre intorno alle pareti erano allineate bottiglie di tutte le misure e vasi di Boemia colmi di sostanze.


C’erano anche dei libri misteriosi: erano gli erbari, pieni di illustrazioni, che il farmacista usava per riconoscere le erbe da mescolare nel retrobottega.

Insomma, la farmacia era davvero una cattedrale della medicina, un luogo semisacro da frequentare con molto rispetto.


E se il farmacista aveva una figlia in età da marito, tutti i giovani del paese la guardavano con un certo interesse: lei era davvero un buon partito...








18 commenti:

  1. Ricordo ancora la farmacia che freuentavo da bambina: aria austera, tantisimi barattoli di ceramica con scritte, scaffali e cassetti in legno, bancone altissimo in legno, bilancia pesapersone... Questa fu poi rimodernata, resa più "adatta" al periodo, ma quesi ricordi sono davvero incancellabili e un po' nostalgici....
    Buona giornata Paola, e grazie per avermi fatto rivivere un bel ricordo...
    Bacioni
    Maria Rosa

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  2. Cara Paola ti auguro una buona giornata:-)
    Ora la farmacia non ha quasi più niente di magico, è ricca di tutto ed anche di cose superflue, difficilmente la gente chiede i consigli del farmacista, perchè vige l'automedicazione, a volte errata, per sentito dire, non c'è più quel momento diciamo intimo in cui sussurravi all'orecchio del farmacista di qualche piccolo problema intimo che nessuno doveva sentire..adesso è tutto lì in bella mostra...ah i mie tempi andati, quando il figlio del farmacista mi faceva il filo ed io partii per Torino, però un buon partito l'ho trovato..anche lui era partito come me..ahahah. baci

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  3. che splendido tuffo nel passato! mi sembrava di sentirne il profumo ed i sapori!!
    buona giornata :-)

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  4. la scatola delle Pasticche del Re Sole!! Mia suocera ne ha una e ci ripone gli aghi da cucito!!
    Ciao Paola, il tuo post ha i profumi del passato per noi e della giovinezza per i nostri genitori... un bacio^^^

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  5. Sai, sto leggendo il libro "Dona Flor e i suoi 2 mariti" di Amado, dove uno dei personaggi principali è un farmacista "vecchio stampo"... ed è proprio come lo descrivi tu!

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  6. ciao carissima,questa è storia e quella che conta, certi personaggi della quotidianità, soprattutto nei piccoli paesi, hanno sempre avuto una grande importanza.
    Ciao e buon pomeriggio, roberta.

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  7. Che bel post, mi ci tuffo dentro,quanti ricordi..la farmacia era un pò come il tabaccaio, solo più..elegantina e ordinata ! Il farmacista era un compagno di classe di mio papà ..e il figlio..un figo da far paura!!!

    Bellissime quelle scatoline di latta e il talco mentolato e il camice bianco e ...quanta nostalgia !

    Bellissima anche la canzone di Grignani!

    Una buona serata e un bacione,ciao Paola !

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  8. Bello questo post. Un tuffo nel passato e sembra di vivere le immagini leggendo le tue parole.
    Mi ricordo quando ero ragazzino che al paese di mia nonna, in provincia di Asti, c'era una farmacia simile, con un arredo tutto in legno.
    Il farmacista era un personaggio molto importante e spesso, nei paesini più piccoli,dirimeva anche dei contrasti tra contadini in quanto era....una persona che aveva studiato!
    Bel posto e sono contento di aver ricambiato la tua visita
    Lorenzo

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  9. C'era anche il parroco :-) Un mondo che non c'è più, nel bene e nel male, a noi conservare e rendere sempre più vivo quello che i nostri vecchi ci hanno trasmesso!

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  10. Hi Paola
    Its a interesting post about farmacia :)))
    (You ask me or I liked Barcelona Yes but there was many smog in the city :(
    (@^.^@)

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  11. Cara Paola,

    grazie a te ed a presto on line!

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  12. Sai che mi hai fatto ricordare la farmacia vicino casa, in paese nel lontano 1969? Eh già...quanto tempo è passato ma ricordo che ero innamorata delle scatole di latta e la farmacista me ne regalava sempre qualcuna! Grazie Paola per questa spolveratina nei ricordi!!!Se passi su "Strade di latta" c'è una cosa per te!Ciauuuuzzzzz

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  13. SCUSA PAOLA...stasera sono tra le nuvole....la sorpresa che c'è per te non è su "Strade di latta" ma su "Animali e Poesie"....sono proprio stonata!!!!

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  14. Del farmacista della mia infanzia ne ricordo i figli. Uno era a scuola con me ed era il figo della scuola. Lui faceva palestra ed io invece atletica. Lui tutto muscoli ed io magro e quasi emaciato (l'opposto di adesso). Il caso volle che un giorno litigammo e lui mi promise un sacco di botte. Di carattere non mi sono mai tirato indietro. Ci menammo di brutto e finì che a prenderle fu solo lui. Non ne vado affatto fiero ma d'altronde della farmacia ricordo solo le fiale di penicillina e le tantissime iniezioni con le siringhe di vetro con quegli aghi che bollivano......
    Un saluto da Luca
    ed anche uno da Sabrina
    Luca&Sabrina

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  15. Ciao cara Paola come stai? Spero tutto bene ^___^, il problema di internet l'ho risolto, ma purtroppo il mio tempo da dedicare al blog è un pò di meno rispetto a prima, bellissimo post, purtroppo non ho avuto la fortuna di conoscere il farmacista in questo modo, ma semplicemente qualcuno che ti da medicine, che tristezza!Buonanotte, ti mando tanti baci! A presto ^___^

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  16. Eccomi qua !!!
    di farmacia non mi va di parlà capisci a me !!!
    pazza passa un bel pomeriggio con chi dico io ò !
    la tua amica sclerata ciaooooooooooooooo
    Ps digli di passare ogni tanto da me ciaoooooooooooooo

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  17. Ciao Paola, ti auguro un buon fine settimana..il mio "ragazzo" non è farmacista, anche se medica:-), si intende di medicina e psichiatria, è autodidatta :-)) insomma un bravo tuttofare ...soprattutto sa lavare molto bene i vetri, li rende trasparenti, infatti è un lavoro che gli lascio volentieri:-)
    Baci da una Torino con 16°:-)) finchè dura.

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  18. Ormai le farmacie sono dei normali negozi dove trovi di tutto e i farmacisti dei commercianti.
    Ti auguro un buon fine settimana e, se lo festeggi, un buon Halloween. Ciao, Martin

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