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Beh... la premessa è... i ladri nn possono rubare l'amore... ma spesso l'amore rende ladri... Cercate di vivere la vita e goderne della sua felicità... e poi... se vi stuzzica la curiosità... seguitemi!!!

26 settembre 2011

Il "Rivoluzionario"










Da pastorello dipingeva sulle pietre.

Poi crebbe e diventò l’anticipazione del Rinascimento che tutto il mondo ci invidia.

Si... parlo proprio di lui... Giotto... aveva 10 anni quando, pascolando le pecore del padre, si divertiva a dipingerle sulle pietre nelle campagne fuori Firenze.

Un bambino, figlio di un pastore, destinato a essere tale.




Ma il giorno in cui Cimabue s’imbatte per caso nella bellezza di quei segni, la vita del pastorello cambia per sempre.

Entrato a far parte dei giovani che lavorano nella sua bottega, in pochi anni Giotto diventa il padre della nuova pittura italiana e il perno della cultura pittorica occidentale.




Un “rivoluzionario” in grado di anticipare i valori formali, ma anche ideali, del Rinascimento.

Giotto ha influenzato, lasciando la sua impronta indelebile, lo stile di molti artisti che lo hanno incontrato in ben otto regioni italiane.




Ma vediamo tre dei capolavori più significativi del maestro toscano...




Cristo benedicente

E’ la tavola d’altare dipinta da Giotto per la cappella Peruzzi in Santa Croce, a Firenze.

Questo polittico si configura come reinterpretazione di quello di Badia.

L’opera rivela una concezione spaziale tra le più solenni del Trecento.




Madonna col Bambino in trono e due angeli

La tavola è ritenuta una delle opere più importanti nel rinnovamento del linguaggio artistico di Giotto alla fine del XIII secolo.

Splendido è il tessuto alle spalle della Madonna.

La stesura pittorica è liquida e veloce, differente da quella spessa e smaltata della pittura tipica del Duecento.




I Santi Apostoli Pietro e Paolo

L’opera, dipinta a tempera e trasportata su una lastra di rame dai ragazzi della bottega di Giotto sotto la sua direzione, era in origine su due tavole di legno montate come ante di un dittico.

Il restauro le ha restituito un ottimo livello di leggibilità.

Il trattamento delle vesti, che ricadono morbide e mosse, trova riscontri stilistici nelle maggiori opere di Giotto.











19 settembre 2011

Ogni notte










Un serpeggiante fiume di luce

sussurra parole e pensieri

nel vento della sera...



ed ogni notte nel silenzio...

scivolando dentro la pelle...

cavalco l’onda dei sensi...




setacciando nel mio cuore...

scaglie raggianti...

d’una fluente pepita scintillante...




mentre il mio corpo...

avvolto nelle fiamme...




arde d’amore e passione per te!!!










15 settembre 2011

Ventaglio









Con un ventaglio e uno sguardo è possibile comunicare
“a distanza”
senza dire una parola.




Se si sventola, fa ondeggiare i capelli scoprendo la scollatura e tenuto alto dà massimo risalto e intensità allo sguardo.

Anche senza conoscere i codici della comunicazione con il ventaglio, è senz’altro forte la carica di sensualità, complici l’estate, gli abiti scollati, l’atmosfera languida.




Lo conoscevano già i Greci e gli Egizi.

Nel Medioevo, poi, fatto di piume di pavone, assume un valore liturgico, e viene usato durante i rituali cattolici.




I commerci con l’Oriente ne fanno conoscere la versione a stecche, nata in Giappone.

Ma è solo durante il Rinascimento che torna a essere un accessorio elegante e malizioso.




Il linguaggio del ventaglio nasce nelle corti europee del Settecento, quando le nobildonne escogitano dei segnali per comunicare con il proprio innamorato anche in mezzo a tanta gente.

In ricevimenti ufficiali o in presenza di genitori e mariti.




Questo accessorio non può mancare nell’armadio di una dama e spesso diventa un vero e proprio gioiello, realizzato nei materiali più pregiati: avorio, ambra, seta, pizzi, madreperla, oro e pietre preziose.




Vediamo di riscoprire in sette mosse, il suo linguaggio della seduzione.



Sono libera

Se, con il ventaglio bene aperto, la damigella si fa vento lentamente, vuol dire che non ha interesse per nessuno dei cavalieri presenti.

Se invece agita il ventaglio velocemente, significa che il suo cuore è già impegnato.



Fatti avanti

Il ventaglio aperto, appoggiato sul petto e che lascia quindi scoperto il viso, indica che la ragazza è libera e disponibile a nuovi incontri.



Ti devo parlare subito

Se la damigella passa le dita sulle stecche del ventaglio aperto, significa che ha urgenza di parlare in privato, con l’uomo che ha conquistato il suo cuore.



Qualcuno ci guarda

Se, durante un incontro galante, la damigella copra metà del viso con il ventaglio aperto, vuole avvisare il proprio cavaliere che qualcuno li sta osservando.



Non ti scordar di me

Se la damigella usa il ventaglio per scostarsi i capelli dalla fronte, sta invitando il proprio cavaliere a pensarla, in attesa del prossimo incontro.



Mi piaci

Picchiettare il ventaglio chiuso sul palmo della mano significa che la ragazza apprezza molto il corteggiamento del cavaliere e ricambia.



Ti amo

Il ventaglio semiaperto, appoggiato sul cuore è una dichiarazione d’amore.










12 settembre 2011

Per Mamy 2011













Uno scricciolo di donna...

fonte inesauribile d’energia...

che è aria che respiro...

che è luce che illumina la mia esistenza...




si parlo proprio di lei...

la mia mamma...

oggi compie gli anni...

e anche se in famiglia

l’abbiamo festeggiata ieri...

ho pensato a questo piccolo pensiero

fatto col cuore...




segno tangibile del mio amore per lei

e che sicuramente apprezzerà...

perchè nonostante l’età

mi segue e con immenso interesse...

è una forza della natura...




Mammina cara...

tanti cari auguri di buon compleanno

e vola nella gioia

di giorni a seguire bellissimi!!!




Ti voglio bene... anzi benissimo!!!










5 settembre 2011

Virtuale o reale











Questa grande meraviglia tecnologica...

si... parlo del web...

dove si comunica...

si acquista...

si costruiscono relazioni

e si fa l’amore...


Infatti Internet rappresenta uno spazio di espressione artistica e letteraria.




Quindi possiamo dire che le chat sono un elemento più facile per comunicare e parlare di qualsiasi argomento... insomma farsi conoscere e acquisire notorietà...

Paradossalmente ci si mostra con una maggiore autenticità rispetto alla vita reale...

si ha meno pudore...

meno inibizioni...

si è più se stessi...

ma si è anche quello che si vorrebbe essere.




Ci si rende conto che piace tanto comunicare on line perché...

per certi versi...

è più facile e comodo interagire con gli altri attraverso la rete che di persona.


Comunicare via internet può evitare il confronto diretto in situazioni imbarazzanti e protegge da brutte figure...




Ma consente di essere aggiornati su quello che fanno le altre persone...

come sapere se un ragazzo che piace si vede con qualcuna o se si è lasciato...


Ritorna quindi un'analogia con la vita reale...

dove si oscilla sempre fra l'essere e l'apparire...

con il forte predominio dell'apparire.




L’uomo moderno...

che è fondamentalmente solo...

incapace di rapporti autentici...

invece di mettersi in discussione...

trova rimedio in facili strumenti surrettizi...

senza risolvere veramente il problema della sua solitudine.




Infatti si ricercano affinità elettive...

ci si confronta con quelli che si ritiene essere i propri simili dal punto di vista degli interessi...

emozioni...

passioni.


Gli stessi uomini recuperano la propria anima emotiva e affettiva...

di cui hanno ritrosia a mostrare nella vita reale...

rendendola palese nella chat.


Sia nel versante femminile che in quello maschile...

l'anima ha il sopravvento nella vita virtuale a differenza di quella reale.




Potremmo definire l'amore che nasce nelle chat

come un amore che nasce fra anime.


Sarà poi vero?


Comunque sia è meglio prendere...




le dovute precauzioni!!!













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…E sono tua....
Come quando per gioco
mi tieni nel cerchio di fuoco,
Stringendolo lentamente
fino a rendermi meravigliosamente
tua...

E sono tua....
nell’ebbrezza dei tuoi desideri
e della tua passione....
La stessa passione che dà
un significato in più
ad ogni volta che ti dico
che ti amo...
ad ogni volta che ti dico
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