Usi la matita nera?
La maggior parte dei tuoi vestiti è di colore nero?
Pensi spesso alla morte?
Vuoi morire?
Sei un emarginato?
La maggior parte dei tuoi vestiti è di colore nero?
Pensi spesso alla morte?
Vuoi morire?
Sei un emarginato?
Parlando di emarginati si pensa alla solidarietà umana e al rispetto che dovrebbe essere dovuto ad ogni individuo.
Ma purtroppo in molti casi il rispetto non esiste, la solidarietà nemmeno.
La cronaca pone spesso in evidenza dei casi che dimostrano, se ce ne fosse bisogno, che l’emarginazione e la solitudine di cui soffrono tanti esseri umani è determinata dalla nostra insensibilità, dalla nostra incomprensione, dal nostro egoismo.La solidarietà è un sentimento abbastanza raro.
Sono noti a tutti gli episodi di ragazzini più o meno gravemente ammalati che potrebbero veder risolti i loro problemi se inseriti in organismi opportunamente predisposti ed assistiti da strutture adeguate.
Ma la scuola non li vuole, i compagni li respingono, i genitori di questi ultimi non riescono nemmeno a concepire l’idea che i loro figli possano avere dei rapporti con un subnormale.
Che fare in queste circostanze?
Ma in questi casi lo sfortunato protagonista se non sarà ben accetto sarà sempre un emarginato, un escluso e potrebbe essere ancora più frustante.
Ma se la comprensione e la solidarietà non ci sono, sarà l’inizio di una tragedia, una tragedia voluta, creata da noi, dalla nostra superficialità, dalla nostra incapacità di capire ed accogliere tra di noi chi da noi, per certi aspetti, è al quanto diverso.
L’emarginazione e quel particolare stato sociale e psichico per il quale si vive una situazione di malessere determinata dal non riuscire ad integrarsi nel contesto della società.
Non integrarci con quanto ci origina un modo di vivere che crea tutta una serie di problemi a livello esistenziale che sfociano spesso in comportamenti devianti se non criminali.
Troppe persone si trovano in condizioni di emarginazione ed è difficile riuscire ad inserirle in modo equilibrato e sereno nel loro ambiente.
Ma cerchiamo di stabilire da cosa è determinata l’emarginazione; essa nasce dal rifiuto, dal non volere accettare e capire chi è diverso da noi.
Il concetto di diverso non è certamente inteso in modo uguale da tutti ma si può affermare che, pur con delle differenziazioni, sono accettati alcuni comportamenti devianti purché non superino il "livello di guardia" e non cadano, appunto, in una diversità tale da non essere più implicitamente ammessi.
Pensa per un attimo a chi è solo a chi magari è a casa rinchiuso nella sua stanza e che vorrebbe tanto uscire in mezzo alla gente.
Io questo l’ho fatto già da tempo e continuo a farlo, ma non solo con il pensiero ma in maniera concreta, e per la sensibilità che lo contraddistingue, per lo sguardo rivolto in maniera furtiva, mi dichiara la propria riconoscenza ed è un gesto che forse non dimenticherò mai!!!!
Ognuno di noi ha un sogno che gli riempie il cuore, un viaggio da compiere, un destino da assecondare.
RispondiEliminaDa qualche parte, molto vicino ai nostri sogni esiste un luogo stupendo in cui non solo la magia ma anche i desideri diventano realtà, in cui tutto è possibile e niente è impossibile, dove chi perde deve continuare a sperare, dove la giustizia, l'amore e la solidarietà trionfano sempre.
é il mondo del DESTINO!!!!!!!!!!!!!!.....ciao un bacio.....Carlo
La solidarietà non è né un diritto né un dovere.
RispondiEliminaÈ un risultato.
Ciao passavo di qui e mi sono fermato, devo dire ne sono rimasto colpito.
RispondiEliminaVorrei oltre a lasciarti un saluto lasciare un mio piccolo contributo.
"Se l'essere cieco emargina dal mondo delle cose, l'essere sordo emargina dal mondo delle persone" (H. Keller).
Mi piace verrò nuovamente a trovarti ciao Samuele
ciao Cara.... con te ho già discusso altrove come la penso..ti lascio solo questo aforisma: "Aiuta un uomo contro la sua volontà e sarà come se lo uccidessi" (orazio flacco)
RispondiEliminaamo questa donna.........riesce a tirare fuori il meglio delle persone...nel limite del possibile...amo cio' che fa....cio'che tenta di trasmettere....e vero la vita nn sorride sempre ...ma comunque niente ci e' dovuto siamo qui ...ognuno di noi singolarmente puo' decidere x se stesso e viverla come meglio crede la liberta' delle persone e' sacra' ma quella stessa liberta' finisce quando s'invade in qualche modo quella altrui bisogna essere consapevoli che si puo' vivere un giorno o cento anni ma e' importante come si fa'....(g.giorgio)e poi amo questa donna x quello che e'..................
RispondiEliminaVivere
è passato tanto tempo
Vivere!
è un ricordo senza tempo
Vivere
è un po' come perder tempo
Vivere.....e Sorridere!.......
VIVERE!
è passato tanto tempo
VIVERE!
è un ricordo senza tempo
VIVERE!
è un po' come perder tempo
VIVERE....e Sorridere dei guai
così come non hai fatto mai
e poi pensare che domani sarà sempre meglio
OGGI NON HO TEMPO
OGGI VOGLIO STARE SPENTO!
Vivere!
e sperare di star meglio
Vivere
e non essere mai contento
Vivere
come stare sempre al vento
VIVERE!......COME RIDERE!!!
VIVERE!
anche se sei morto dentro
VIVERE!
e devi essere sempre contento!
VIVERE!
è come un comandamento
VIVERE..... o SOPRAVVIVERE....
senza perdersi d'animo mai
e combattere e lottare contro tutto contro!.....
OGGI NON HO TEMPO
OGGI VOGLIO STARE SPENTO!.....
VIVERE
e sperare di star meglio
VIVERE VIVERE
e non essere mai contento
VIVERE VIVERE
e restare sempre al vento a
VIVERE.....e sorridere dei guai
proprio (così) come non hai fatto mai
e pensare che domani sarà sempre meglio!!!!! ciao a tutti....giorgio