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Beh... la premessa è... i ladri nn possono rubare l'amore... ma spesso l'amore rende ladri... Cercate di vivere la vita e goderne della sua felicità... e poi... se vi stuzzica la curiosità... seguitemi!!!

21 gennaio 2014

Vestivamo alla marinara









Nel primo ‘900 le signore al mare non si spogliavano, ma si limitavano a cambiare abito, sostituendo pizzi e crinoline con vezzi marinari… il costume era infatti un castigatissimo abito blu rifinito di bianco e provvisto spesso di mutandoni in tinta.



Le donne si facevano il bagno al riparo da sguardi indiscreti, e il passaggio dalla cabina ai flutti del mare era assicurato da un complicato sistema di botole e palafitte.

E comunque, all’uscita dall’acqua, le signore si coprivano precipitosamente con ampi accappatoi.




E i maschietti?

Anche per loro libertà di denudarsi... dovevano coprirsi con una improbabile calzamaglia, anch'essa a strisce marinare, che scendeva fino alle ginocchia, se non alle caviglie.



Chissà che effetto faceva buttarsi in acqua con tutta quella roba addosso, che da bagnata doveva pesare un sacco…

Ma tant’è… la gioia del tuffo ha dovuto lottare per decenni con il pudore, e il costume da bagno ha dovuto attendere per affacciarsi timidamente all’orizzonte.



Negli anni ’30, le donne riuscirono a scoprire le gambe, mettendosi i primi costumi di lana.

Era finalmente arrivata la moda dei bagni di sole, considerati necessari per mantenersi in salute, e il pudore cominciava a perdere terreno.

Dopo il bagno, era d’obbligo cambiarsi, e le signore indossavano prendisole in maglia di cotone leggero, con un accenno di schiena nuda.




La vera rivoluzione, però arrivò dopo la Seconda Guerra Mondiale, con l’invenzione del bikini, creato da uno stilista francese che, per sottolineare l’esplosività della sua invenzione, lo chiamò come l’atollo dove era scoppiata una delle prime bombe nucleari.

L’ombelico aveva finalmente conquistato il suo posto al sole.



Intendiamoci, di ombelichi se ne vedevano, giusto tra le dive americane, perché nelle spiagge italiane degli Anni ’50 impazzavano i costumi interi, di rigido lastex, intervallati da prendisole di stoffa irti di stecche che comprimevano le opulenze mediterranee e magari finivano con una bella gonnellina arricciata copri-cosce.



Negli Anni ’60, con il miracolo economico, i bikini cominciarono a rimpicciolirsi, e le fortunate fanciulle a ventre piatto sfoggiavano due pezzi a quadretti rosa con reggiseno a balconcino, in pieno stile Brigitte Bardot, mentre quelle più grassottelle continuavano a portare il costume intero.



E i costumi degli uomini?

I maschietti si erano liberati delle calzamaglie già negli Anni ’30, quando avevano cominciato ad indossare dei costumi di lana che arrivavano fino alla vita, e lasciavano il torso libero.



Con gli Anni ’70, i bikini diventarono piccolissimi… due triangoli di tela per reggiseno e un piccolo slip con laccetti sui fianchi.

Ma la voglia di libertà delle donne era ormai scatenata, e anche quel minuscolo reggiseno spesso spariva… era l’ora del monokini, uno slip e basta.


E i ragazzi non sapevano più dove guardare… 
una vera rivoluzione…










4 commenti:

  1. Ciao dolce donna, passavo di quà ed ho gustato la tua carrellata storica dei costumi, meno male che il mondo si è aggiustato ultimamente, che io mi ricordi sono andato sempre con un costume comodo per nuotare, sai amo il mare ed ho avuto la fortuna di fare il militare su una nave per sedici mesi ed ho girato un po il mediterraneo anche qualche porto straniero.
    Mi piace la tua frase, l'amore ci rende ladri e mia moglie dice che gli piace quando la supplico per avere amore da lei, molte volte si trovano donne sadiche che non vogliono donare amore, quando si vive per amore, ed è il motore che muove il mondo.
    Con stima ti saluto.

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    Risposte
    1. Ciao Gaetano, lieta di averti donato un pò di piacere con questo post... di tanto in tanto mi piace tuffarmi nel passato e percorrere varie strade per arrivare sino a noi e constatare come il mondo cambia... :-)
      Sicuramente si... amando il mare fare il militare su una nave è una fortuna oltre ad aver avuto l'occasione per conoscere perlomeno le coste iitaliane...
      Hai ragione l'amore è il motore che muove il mondo... mi auguro che le donne sadiche a cui ti riferisci ci riflettano :-)
      Grazie Gaetano per la visita e se hai occasione di ripassare felice di accoglierti!!!

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  2. Ciao carissima!!!
    Bellissimo post!!! molto preciso nel raccontare i particolari...Certi aneddoti non li ricordavo più,e cosi li ho rivissuti. Erano molto belli i costumi degli anni 70.
    Paoletta...un abbraccio forte forte ed una carezza a Te & Co.baciotti...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Anna cara sei sempre molto gentile nel commentare i post... e sono contenta che aprovi le mie scelte... ma soprattutto la storia dei costumi da bagno :-)
      Contraccambio anche per te e Co un abbraccio forte forte kisssss!!!

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