«Nessuno guarda più
in alto, nessuno si occupa più di noi», diceva una stella.
«Una volta facevamo
sognare gli innamorati e i poeti...», disse un'altra.
«E gli uomini erano
nostri amici» , aggiungeva malinconica un'altra.
«Guardavano le stelle
per orientarsi nei loro viaggi sulla terra e per mare».
«Tutta
colpa delle luci artificiali », disse una stella cadente.
Una cometa che
passava di là tese l'orecchio e scosse la bella chioma luminosa che lasciò
cadere schegge di luce.
Rallentò la corsa: la
conversazione sembrava interessante.
«Secondo me», disse
con l'aria di chi è bene informata, «il problema non è soltanto delle luci
artificiali».
«Ce n'è un
altro e più grave».
Fece una pausa per
dare importanza a ciò che diceva e suscitare maggiore curiosità.
Infatti, tutte
le stelle esclamarono subito a una voce: «Quale problema?».
E l'eco
siderale moltiplicò l'esclamazione da un capo all'altro della galassia: «Quale
problema... blema... blema... ema... ema...».
«Io viaggio molto»,
riprese la cometa, «Così, andando in giro per l'universo e con una coda così
lunga, non è difficile sfiorare pianeti e altri corpi celesti».
«Qualche volta mi
avvicino anche alla terra e la posso osservare da vicino».
Di nuovo
la cometa fece una pausa per rendersi interessante, come fanno certi politici e
tutti quelli che vogliono far colpo sull'uditorio.
«Ebbene, cos'hai
visto di particolare?» domandò una stella nana alquanto seccata.
«Sì, cos'hai visto?»,
dissero tutte in coro.
E l'eco
ripeteva: «Cos'hai visto?... visto... isto...isto...»
«Ho visto una coltre
fumogena che avvolge la terra».
«È lo smog».
«E questo, con le luci
artificiali, impedisce agli uomini di guardare in alto».
Ci fu un silenzio
generale.
Tutte le stelle erano
perplesse: non conoscevano lo smog «Che cos'è lo smog? »
«E...
viene da una galassia lontana?», chiese una super-nova.
«No, rispose la
cometa».
«È un prodotto delle
industrie degli uomini e dei loro viaggi terrestri e aerei».
«La terra sta
diventando una enorme ciminiera».
«E gli
uomini sanno benissimo che lo smog è dannoso alla loro salute e a quella dei
loro figli, ma non fanno nulla per eliminarlo».
«Questione di soldi».
«Quelli laggiù»,
continuò la cometa, «non fanno che affannarsi a guadagnare soldi e a spenderli
come forsennati».
«Ma non
sono contenti, perché hanno dimenticato una cosa importante».
«Quale?», chiesero le
stelle.
E l'eco
ripeté ancora: «Quale?.. ale...ale....»
«Il segreto di essere
felici con poco», rispose la cometa.
«E non fanno che
arricchire, spesso a scapito di altri meno fortunati che, a causa della loro
avidità, diventano sempre più poveri».
E sospirò
scuotendo ancora la bella chioma luminosa che lasciò cadere altri frammenti di
luce.
Ci fu un grande
silenzio tra le stelle.
Poi, una
di esse, concluse: «Secondo me, Iddio ha creato le stelle per rendere più
belle le notti degli uomini».
«Ma essi lo hanno dimenticato perché non guardano più il cielo».
(dal web)
Quanta verità in quello che hai scritto in questo post che è in linea con il nuovo nome di questo blog.
RispondiEliminaUn caro saluto,
aldo.
Bellissima Paola :) e vera......chi si ricorda di alzare gli occhi al cielo? Non abbiamo tempo...siamo costretti a guardare per terra per non inciampare e non pestar schifezze...:) :) :) scherzo, io invece guardo sempre il cielo e quando è sereno e vedo le stelle mi sento un gabbiano. Bacio Rita
RispondiEliminaa volte è anche il poco tempo,ci si rende conto che non si ha tempo per guardare le stelle.
RispondiEliminalu
Cara Paola condivido il pensiero del nostro amico comune Aldo. Bisogna cercare di guardare in alto, nonostante tutto.
RispondiEliminaUn abbraccio.
ps. scusa se passo poco dagli amici, ma una serie di impegni ed imprevisti mi lasciano poco tempo e la sera sono stanca, poi ti dirò.A presto, spero.
Spaziale!!! Ciao Paola, è la prima volta che ho la fortuna di visitare il tuo magico sito e mi ha catturata!
RispondiEliminaMio padre era un sognatore usando il sestante e il cielo di stelle, con la sua barca a vela ha girato il mondo.
Anche se mi mancava molto, quando arrivava a terra faceva in modo di riparare la sua mancanza con storie fantastiche.
Io però sognatrice lo sono però mi manca il senso dell'orientamento, mi perdo sempre.
Ciao Pippicalzelunghe piacere di conoscerti... grazie della visita e spero che tornerai a far capolino qui e se ti aggrada puoi anche aggiungerti ai miei follower... cosa che contraccambierò non appena inizierai a postare nel tuo blog :-)
EliminaE' vero ...lo guardiamo molto poco, solo per constatare i disastri della pioggia o la luce troppo cocente del sole.
RispondiEliminaNon per osservarne le meraviglie che ci regala, non per pensare cosa ci rserverà al di là tutta quanta la buia coltre stellata, ricca di mille brillanti luci e ammantata dalla luna...
Troppo indaffarati in questa nostra povera terra, che ci spinge sempre più in basso!
Un bacio stellato amica mia!
Ciao cara!!!!
RispondiEliminaCom' è stellato questo tuo post!!!
Comunque è vero, che non guardiamo più sù in cielo, per fantasticare un pò....
(Ma mi danno anche un pò fastidio le pause...o per darsi un atteggiamento,o per farsi interessanti. Ed anche chi si arricchisce a descapito dei meno fortunati.)
Scusami la parentesi.
Comunque un abbraccio forte forte ed una carezza a Te & Co. Baciotti....
Hai visto Anna faccio parlare anche le stelle.... hehehehehehe
EliminaSai scrutare il cielo è la miccia per accendere i nostri sogni... ///^_°\\\
Un bacione grosso a te e Co... ciauzzzzz!!!