Nell’antico Egitto non tutti gli animali erano considerati sacri e, tra questi, solo determinate specie di coccodrillo, di serpente o di falco.
In epoca tarda, probabilmente a causa del progressivo ed inarrestabile sfacelo del regno egizio, la religione sfociò sempre più nella superstizione che portò a riti e a credenze molto particolari.
Ad esempio i gatti
Quelli domestici erano adorati e raffigurati in dipinti, sculture e incisioni.
Gli Antichi Egizi tenevano in grande considerazione questo animale, tanto che lo scelsero per rappresentare Bastet e Sekhmet, sorella di Bastet ed anch'essa raffigurata con parti di gatto.
Il gatto condivideva con Bastet la fertilità e la chiaroveggenza...
mentre con Sekhmet la preveggenza, infatti rappresentava la giustizia e la potenza e veniva interrogata dai sacerdoti per conoscere i piani del nemico e quindi aiutare i soldati in battaglia.
Gli Egiziani avevano un modo di dire:
“non si accarezza la gatta Bastet prima di aver affrontato la leonessa Sekhmet”.
Bast era infatti comunemente accoppiata a Sekhmet, la dea dalla testa di leone di Memphis, Wadjet ed Hathor.
Questo modo di dire affonda le sue radici nella leggenda di Ra che, infuriato, provocò una siccità…evento terribile per gli egiziani che vivevano delle piene del Nilo.
Quando si fu calmato, Ra mandò Thot a cercare Bast in Nubia, dove la dea si nascondeva sotto forma di leonessa (Sekhmet).
Discendendo il Nilo, Bast si era bagnata nel fiume in una città sacra a Iside, trasformandosi di nuovo in gatta ed era entrata trionfante a Per Bastet (città dei gatti), dove fu poi trovata da Thot.
I gatti erano considerati animali sacri al punto che, se accidentalmente ne veniva ucciso uno, lo sfortunato responsabile doveva essere punito con la morte.
In caso di incendio o qualsiasi emergenza che richiedeva l'evacuazione di un'abitazione, il gatto doveva essere salvato prima di ogni altro membro della famiglia e degli oggetti che si trovavano nella casa.
Quando un gatto moriva, per le persone a esso legate cominciava un lungo periodo di lutto, caratterizzato dalla rasatura delle sopracciglia e dalla percussione di gong funebri per esprimere il dolore.
Gli Egizi credevano che anche per il gatto esistesse l'aldilà e perciò anch'essi venivano mummificati e, quindi, sepolti, con tanto di funerale.
In una tomba del 1700 a.C. circa, furono trovati diciassette scheletri di gatto, ognuno dei quali era stato provvisto di una ciotola per il latte che ne assicurava la sopravvivenza nell'aldilà, insieme a topi e piccoli animali mummificati.
Nell'antica città di Beni Assan in un solo cimitero furono rinvenute più di trecentomila piccole mummie.
Buon giorno con sorriso... molto piaciuta questa tua ricerca... bella davvero, anzi interessante. grazie, ti auguro una luminosa bella giornata, baci
RispondiEliminaLisa
Ciao Paola sapevo che gli egizi adorassero i gatti ma non conoscevo tutto nei minimi particolari. Un grande popolo davvero con grandi usanze da prendere come
RispondiEliminaEsempio soprattutto coloro che maltrattano gli animali.
Grazie baci.
mi sento un po' in egitto....
RispondiEliminameno male che è giovedì e manca poco al weekend... a volte sembra che il tempo voli, mentre in altre non scorre mai....
oggi piove anche da me....
buona giornata
^___________^
Il tuo post è la prova provata per me in quanto, amando i gatti, devo avere lontanissimi avi egiziani.
RispondiEliminaEro a conoscenza di questo amore degli egizi per i gatti ma la tua dettagliata descrizione mi ha aiutato molto nella conoscenza.
Alcune credenze egizie le conoscevo, le altre francamente no...
RispondiEliminaGrazie delle tue scoperte.
Conosco bene questo argomento...
RispondiEliminaCominciai a documentarmi, in merito al fatto che quando esprimo le mie lodi e le mie venerazioni verso i gatti, tutti mi definivano e mi definiscono egiziana...
Chissà...magari qualche parentela...dato che l'Egitto sta proprio ad un palmo da me...
Questo post,cara amica è
STU-PEN-DO!!!!
Grazie!
Buongiorni cara Paola..
RispondiEliminasono stata in Egitto che è stupendo ma tante cose non le sapevo,grazie!
un bacio,ciao...anzi..miao!
Ecco perchè in Sicilia mi chiamano la gatta hihihiihihih!
RispondiEliminaPazza amica mia ti devo raccontare una cosa su massimo ...maròòòò mi sa che sta volta ....
Bellissimo post !
RispondiEliminaNon sapevo che in segno di lutto gli egizi si radessero le sopracciglia .Che grande cultura quella degli Egiziani, ha un fascino particolarissimo!
Buona giornata, un baciotto,ciao Paola :)
Ciao ciao Paola,
RispondiEliminaL'ho sempre pensato che gli egiziani,siano misteriosi,
e certe credenze,cioè i gatti,
ci tenevono molto,
ma non a questo punto.
EHHHH!!!!Paola,
è vero che il blog ci unisce,
e impari sempre...
Bella novità...e cultura...
Buona giornata...una carezza
ed un bacio a Te e CO.
Anna
se leggo questa pagina a Lolita e Fjodor finisce che si montano la testa!!
RispondiEliminaehehehe i gatti, sono la mia passione, non conoscevo alcune delle leggende che hai descritto...sempre ello leggere i tuoi post.
RispondiEliminaun caro saluto, roberta
I mei complimenti per il bellissimo post.
RispondiEliminaIo adoro i gatti :) Infatti tempo fa ho scritto un post su Bastet (http://colorarelavita.blogspot.com/2008/08/bastet-la-dea-gatto-egizia.html)
Devo ammettere però di aver imparato un sacco di cose nuove col tuo articolo. Trovo tenerissimo il fatto che mettessero insieme alle micio-mummie la ciotolina del latte!
Ciao carissima Paola,
RispondiEliminasapevo dei gatti poichè la cultura egiziana mi ha sempre affascinata ma è sempre piacevole venire qui da te e leggerti. Non sapevo molto però della sorella di Bastet! C'è sempre qualcosa da imparare!
Qui dal tardo pomeriggio non piove più, e le temperature si sono un pochino alzate.
Buona serata :)
X Anna
RispondiEliminaBeh... sicuramente unisce... poi per apprendere dipende da quello che si pubblica... e da ciò che interessa... hehehehehe
Ciao Anna grazie di essere passata... dolce serata... un abbraccio forte e un bacione a te e Co
i gatti... io ne ho due, sono dei peluches animati. Fanno parte della famiglia!
RispondiEliminaGrazie per queste belle informazioni dolce Paola! Amo l'Egitto ma non conoscevo tutte queste particolarità specialmente sulla mummificazione del gatto! Grazie ancora per averci trasportato in questo mondo meraviglioso! Buona serata! Baci!!
RispondiEliminagrazie Paola , degli auguri per la mia mamma, oggi 96 anni ed è una donna meravigliosa piena di entusiasmo.
RispondiEliminaCiao Paola, ti auguro un buon fine settimana...Un post molto interessante, io adoro la cultura egizia, mi documenterei per ore, per me è sogno. Penso fossero mlto avanti, sia per le larghe vedute ed il modo di rendersi immortali che mi affascina, sia per certe loro passioni nei confronti di animali...penso che da loro ancora adesso ci sia molto da imparare..
RispondiEliminaTi abbraccio
Ciao Paola! Bellissimo post.
RispondiEliminaMi ha sempre affascinato la civiltà egiziana! Ed ora ne so qualcosa in più!
Ti auguro un buon fine settimana.
Bacio
Immagini splendide!!!!! Post carinissimo!!! ... mi fai concorrenza con i gatti?!!?? Sei Bravissimaaaaaaaaaaaa!!! Ciao^^ anzi, no, miaooooooo^^^
RispondiEliminapiù che sacri, veri idoli !
RispondiEliminaCiao Paola, spero che la pioggia si sia data una calmata dalle tue parti. Qui c'è un vento freddo e fortissimo!
RispondiEliminaNon so da dove sia venuto, ma ho un bel mal di schiena e meno male che ho da poco fatto una cura.
Bah!
Un abbraccio e buon fine settimana :)