I sei morti di Kabul sono solo morti innocenti, seppur coscienti perché volontari, di una guerra creata dagli USA per meri interessi economici e geopolitici.
I militari sono morti perché combattono una guerra economica e politica che niente ha a che fare con la lotta per la libertà e la democrazia come l’ipocrisia generale della politica italiana ci vuol far credere.
Non è una guerra italiana e non è una guerra per la democrazia, né per la sicurezza e soprattutto non lo è per la libertà.
Ma i morti ci sono e questo deve far riflettere gli italiani.
E di riflessioni sentendo gli umori della gente comune e scorrendo le pagine di vari blog italiani, vengono fuori alcune considerazioni che devono essere valutate con attenzione.
Quelle più ricorrenti :
“I morti di Kabul sono morti sul lavoro.
I militari morti oggi (così come tutti quelli caduti nelle cosiddette “operazioni di pace”) sono morti nell’esercizio del proprio lavoro (rischioso ma libero e ben remunerato) e di eroico non hanno un bel niente poiché non vi è dietro nessun ideale di pace e libertà.
E’ certamente un dolore per parenti ed amici, e da persone “pensanti” dispiace apprendere della morte violenta di un “lavoratore”, ma questo è tutto.”
“La scelta di andare a combattere la guerra americana in Afghanistan è personale e volontaria ed adeguatamente retribuita, e il rischio di rimanere feriti o morti è già messo nel conto di ogni militare.
Chi sceglie di intraprendere la carriera militare è consapevole dei rischi a cui potrà incorrere, e chi sceglie di essere volontario per combattere all’estero mette nel conto di ritornare in Italia... non da vivo.”
“Ed allora, pur nel rispetto del dolore dei parenti delle vittime, basta con le ipocrisie.
La morte a Kabul è nel preventivo delle proprie scelte personali.”
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“Ci piacerebbe infine che la definizione di “eroi” fosse data anche e soprattutto agli operai che quotidianamente muoiono per sfamare i propri figli.”
E qui mi fermo...
L’Italia si stringe attorno ai suoi soldati caduti in Afghanistan.
Primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, 26 anni, nativo di Glarus (Svizzera)
Primo caporal maggiore Matteo Mureddu, 26 anni, di Oristano
Tenente Antonio Fortunato, 35 anni, originario di Lagonegro (Potenza)
Sergente maggiore Roberto Valente, 37 anni, di Napoli
Caporalmaggiore Massimiliano Randino, 32 anni, di Pagani (Salerno)
Primo caporal maggiore Gian Domenico Pistonami, 26 anni, di Orvieto
i sei parà dilaniati giovedì a Kabul dall’esplosione di un’autobomba.
Lunedì, alle ore 11,00 si svolgeranno i funerali dei sei parà, presso la Basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma: la stessa scelta per i caduti di Nassiriya, nel 2003.
Saranno esposte le bandiere a mezz’asta in segno di lutto nazionale, mentre nelle scuole e negli uffici pubblici sarà osservato un minuto di silenzio.
Va ricordato altresì, la morte di dieci civili afghani.
Una preghiera per voi
Ciao Paola, mi unisco alla tua preghiera, con tutto il cuore..
RispondiEliminamaria rosa
Paola cara,
RispondiEliminaLeggendo lo scritto,è triste...
ma Hai proprio ragione...
Sono morti da Eroi,perchè vittime
dal lavoro...
Sapevano cosa andavano incontro...
Ben pagati...
E non rientrare vivi,(quasi sicuramente)a casa...
Piango per le Mogli e i FIGLI...e Genitori.
Loro sono ancor di più vittime
innocenti...
E' meglio Non parlare della politica....Sappiamo che sono contorti.
Dovrei parlare troppo.
Ti saluto e Ti abbraccio e chi hai vicino,da Anna.
Mi unisco alla tua preghiera.
RispondiEliminaSì... i luoghi comuni e le sentenze dei giornalisti abbondano in questi casi... forse si farebbe meglio a lasciare i familiari al proprio dolore e portare rispetto verso le vittime... un bacio
RispondiEliminaChe tristezza.
RispondiEliminaMorti sul lavoro si. Morti da eroi si. Ma ora ci sono madri, sorelle, fratelli, padri, mogli, fidanzate, amici che non potranno più abbracciare i loro cari. E solo perchè l'essere umano non impara MAI dal passato e ripete gli stessi errori ancora, ancora e ancora, in un circolo vizioso che alla fine lo porterà alla disfatta totale.
Mi unisco alla tua preghiera, cara Paola.
Buona domenica.
Io aggiungerei oltre che per morire per interessi altrui che non sono morti per la loro Patria...
RispondiEliminaio non mi esprimo
RispondiEliminaps.: bello il tuo blog complimenti
Cara, hai perfettamente ragione. Inoltre non si è messo in conto che molti ragazzi, per mancanza di lavoro, che dovrebbe essere assicurato a tutti, essendo la nostra una "Repubblica fondata sul lavoro"(quale lavoro?...Dov'è questo lavoro?) si arruolano e con il miraggio di forti guadagni rischiano la loro vita, ben sapendo a cosa vanno incontro, perchè quella non è una missione di pace, ma è guerra con il mirino della democrazia...ma sono solo interessi non certamente dei più deboli. Ma la democrazia non la si puo' "esportare" i popoli devono sapersela conquistare da soli.
RispondiEliminaMi dispiace molto per queste giovani vite, per le loro famiglie e soprattutto per i bambini che hanno lasciato.
Ciao un abbraccio Bruna
Nella grande tristezza per queste vite spezzate, resta comunque una vertà che tu hai espresso con garbo e rispetto.
RispondiEliminaMi unisco alla tua preghiera.
Non ci crede nessuno che questa guerra abbia come finalità l'istituzione della democrazia!
RispondiEliminaAlle vittime ed ai familiari va dato prima di tutto il rispetto! Ci uniamo alle preghiere, in silenzio!
Abbiamo letto tante diatribe, tante polemiche, ma di fronte ad un lutto troviamo che il silenzio sia la cosa più rispettosa. Ci è piaciuto il tuo modo d'affrontare l'argomento!
Un abbraccio da Sabrina&Luca
i tragici eventi della storia a volte si ripetono ed è veramente tremendo... sono senza parole...
RispondiEliminaCiao Paola. Condivido in pieno i tuoi pensieri. Grande rispetto per chi non c'è più, anche se conosceva il rischio. Mi unisco alla tua preghiera.
RispondiEliminaMi unisco anche io.
RispondiEliminaVenivano proprio dalla mia città... Ho fatto un piccolo omaggio nel mio blog. Un leone con la bandiera italiana, trafitto da sei enormi spine... Le ferite del nostro paese...
Un abbraccio
God bless you
X Anna
RispondiEliminaNon ci sono ulteriori parole... osserviamo silenzio...
Ciao Anna grazie ti abbraccio
Ciao, Sono d'accordissimo su tutto ciò che hai scritto e aggiungo che cavolo ci facciamo in Afganistan? i terroristi dell'11 settembre non erano Afgani..erano Sauditi che avevano preso il brevetto da Pilota negli Stati Uniti..non in Afganistan,
RispondiEliminain giro per il mondo non mi risulta ci siano Afgani che hanno commesso atti terroristici..ovviamente questi Talebani che ormai pare siano appoggiati da quasi tutto il Popolo, saranno un pò incazzati dopo le tonnellate di bombe che si sono presi sulla testa e le migliaia di civili uccisi dagli Americani e suoi alleati...e vorrei ricordare che sia i I Russi che gli Inglesi, in passato hanno subito un sacco di perdite proprio in Afganistan....bombardavano a destra e a manca con armi super tecnologiche..poi appena si rilassavano un attimo,gli Afgani gli facevano un mazzo così! hanno dovuto lasciare... queste esperienze già viste e starviste dovrebbero insegnare qualcosa agli Americani e Suoi alleati...non si possono vincere le guerre civili è non si può pensare che il Popolo Afgano accetti Karzai messo dagli Americani..e difeso notte e giorno da migliaia di soldati....è una pura follia! Obama svegliati! non commettere gli errori del Tuo predecessore.
E svegliati Italia.....i soldati I dovrebbero rifiutarsi di fare queste guerre inutili e assurde..tanto vinceranno sicuramente gli Afgani.. sono a casa loro e difendono la loro terra..non dovremmo cercare di controllare che la Democrazia ci sia a casa Nostra non a casa d'altri! Ciao, bel post complimenti!
Dimenticavo...naturalmente mi dispiace per le vittime..nello stesso modo come tutti gli altri morti sul lavoro.
RispondiEliminaNessuno dovrebbe morire sul lavoro, né come operatore di pace, nessuno dovrebbe lasciare i propri cari.
RispondiEliminaMi unisco alla tua preghiera e spero che le famiglie di tutti i caduti (civili e militari) trovino la pace!
non dimentichiamoli ma soprattuto dico via i militari italiani da kabul e altre zone
RispondiEliminaX Il Sole Brucia la Terra
RispondiEliminaGrazie della visita e dei complimenti...
Peccato che non si può accedere al tuo profilo... ma possiedi un blog?
Volevo farti visita... pazienza!!!
Buona giornata... ciao
Quello che possiamo fare è ricordarli in silenzio... Bellissimo post Paola, hai detto tutto!
RispondiEliminaChe riposino in pace.
RispondiEliminaAnche i vari componenti di tutte le forze dell'ordine sanno che corrono dei rischi ma compiono ugualmente il loro dovere perchè quello è il loro lavoro.
La democrazia non si esporta a cannonate, ma condividendo le ricchezze del pianeta. Ormai i potenti del mondo dovrebbero averlo imparato ...
RispondiEliminaCiao Paola...oggi ci sono stati i funerali...scene sconvolgenti e tristi...poveri ragazzi...una preghiera per loro,per i famigliari,e per tutti questi uomini italiani e non italiani che sono rimasti li...e chi ha perso la Vita...eterno riposo.Ciao Paola,ti abbraccio forte.
RispondiEliminaUna preghiera anche da parte mia...non aggiungo altro perchè per una serie di situazioni vissute, la morte mi incute veramente tanta paura...ma questo è un altro discorso.
RispondiEliminaUn bacio Paola, hai un animo sensibilissimo!
Non cambiare se puoi.
Condivido molto di quello che scrivi,e se non usciamo dall'ipocrisia,continueremo.. a farci del male.
RispondiEliminaNon è in discussione il dolore, la umana pietas,per questi nostri fratelli morti,quanto piuttosto la ricerca della verità,comunque.
Ciao
Ciao Paola,
RispondiEliminaVoglio ringraziarvi per onorare i defunti soldati della tua fine e bel paese.
Noi americani odiano questa guerra, e sì ancora oggi stavo leggendo il giornale e la parte superiore generale degli Stati Uniti vuole più truppe inviate in Afghanistan, come se ogni elemento di controllo è stato ben presto in mano.
Ho un post politico che io voglio sentire il vostro parere in merito. Si tratta per lo più sul trattamento cattivo di noi americani messicani. Anche per la mancanza di cambiamento per la riforma dell'immigrazione, e tutto il rumore viene creato in politica adesso.
amore,
Jesse