Negli ultimi anni – non solo in Italia – molte abitudini sono cambiate a causa delle “novità” della vita moderna.
Tra le consuetudini che erano comuni a tutti è tramontata, ormai, quella di mandare cartoline illustrate a parenti e amici: le cartoline sono finite in soffitta raggiungendo, nella polvere del tempo, tante altre cose dismesse.
Scrivere cartoline era una sorta di rito al quale pochi rinunciavano: chi si recava in altre città, o partiva verso luoghi di villeggiatura nostrani o esotici, una volta arrivato faceva scorta di cartoline illustrate del posto e, dopo averle scritte con frasi di circostanza, le spediva ai destinatari.
Oggi, dunque, le cartoline illustrate non vanno più di moda, sono state soppiantate dagli sms dei telefonini e dalle mail della posta elettronica; le statistiche dicono che, rispetto a dieci anni fa, il numero delle cartoline spedite è diminuito del 63%.
Fino al 1998 gli italiani imbucavano ogni anno nelle cassette postali ben 120 milioni di cartoline illustrate di tipo prevalentemente paesaggistico.
Da ciò traevano vantaggi gli autori delle vedute fotografiche, le tipografie che stampavano le cartoline e gli stessi servizi postali, dato che queste andavano ovviamente affrancate (per rendere più gradevole il compito agli utenti gli uffici postali avevano perfino messo in vendita francobolli al gusto di menta).
Era un bel momento anche per i collezionisti di cartoline illustrate che avevano di che sbizzarrirsi tra la Torre pendente di Pisa, Venezia con le sue gondole, il Vesuvio, l’Etna, l’Arena di Verona, la Mole Antonelliana di Torino, il Colosseo e le altre immagini di Roma, la piazza del Palio di Siena, il Duomo di Milano e via dicendo, non escluse le cartoline con vedute di città e paesaggi dell’estero e quelle con le altre tematiche.
Come prodotto postale la cartolina fu introdotta in Austria nel gennaio del 1865: non era illustrata e consisteva in un cartoncino avorio di piccole dimensioni, con gli spazi per l’indicazione del mittente e del destinatario e qualche rigo di testo.
In Italia la prima cartolina illustrata risale al gennaio del 1874.
Il francobollo costava 10 centesimi, mentre l’affrancatura di una lettera era di 25 centesimi e questo era un altro punto a favore delle cartoline.
Le cartoline illustrate, oltre che rappresentare un sistema economico per comunicare e un comodo mezzo per mandare “saluti e baci” ad amici e parenti, suscitavano sensazioni emotive: per questo, in fondo a un cassetto, molte persone hanno conservato quei cartoncini colorati che, anche a distanza di anni,
continuano a sprigionare ricordi di affetti e di momenti felici.