Oggi continuo la terza e ultima parte del viaggio nel mondo il
"Myanmar ex Birmania".
Finita la descrizione troverete il video con le foto scattate supportate da una canzone birmana
(Pyan Khae. Par - Lay Phyu).
Lago Inle
Una ventina di chilometri di lunghezza e una decina nel suo punto più largo, è uno specchio d’acqua poco profondo, dai fondali pescosi.
I villaggi lungo le sue sponde sono popolati dagli Intha, un’etnia provenienti da Dawei.
Anche se esiste un gran numero di imbarcazioni a motore gli Intha prediligono le canoe a remi anzi a un remo, che spingono in piedi, usando un braccio e una gamba.
Oltre che per i pescatori, il lago è famoso per gli orti galleggianti, fertili ammassi di terreno paludoso e giacinti d’acqua, alcuni lunghi e grossi pali di bambù provvedono ad ancorare queste isole, su cui gli Intha coltivano frutta e ortaggi.
Ywama è celebre per il suo mercato galleggiante e i prodotti vengono scambiati tra canoa e canoa.
Nga Phe Kyaung, nota per il Monastero dei gatti che saltano (abili felini che i monaci fanno saltare attraverso un piccolo cerchio rigido).
Il Monastero è una spledida costruzione interamente in teak che poggia su 654 palafitte.
Nampam è un villaggio dove si tiene un interessante mercato.
Un’incredibile distesa di imbarcazioni dove occorre, per accedervi, saltare da una barca all’altra.
Phaung Daw U Kyaung è il luogo religioso più sacro del lago.
(una sorpresina incubo.... io)
Pindaya
Ubicata su di una collina calcarea, famosa per le grotte.
La strada è molto lunga ed arriva alla base della collina.
Da qui una rampa di ben 555 gradini porta alle grotte
(ovvio senza scarpe).
Nella cavità che avanza all’interno della montagna è abitato da ben 8094 statue di Buddha di ogni dimensione e materiale (cemento, alabastro, teak, lacca, mattoni).
Nella grotta ci sono alcuni anfratti, accessibili attraverso oblò naturali camminando a carponi.
Tra le curiosità un gruppo di stalattiti che percosse con un bastone emettono un suono simile a quello di un gong e alcuni Buddha di lacca che “sudano” per effetto della condensa.
La credenza vuole che strofinarsi queste gocce sul viso porti salute e bellezza.
Kalaw
Lago Inle
Una ventina di chilometri di lunghezza e una decina nel suo punto più largo, è uno specchio d’acqua poco profondo, dai fondali pescosi.
I villaggi lungo le sue sponde sono popolati dagli Intha, un’etnia provenienti da Dawei.
Anche se esiste un gran numero di imbarcazioni a motore gli Intha prediligono le canoe a remi anzi a un remo, che spingono in piedi, usando un braccio e una gamba.
Oltre che per i pescatori, il lago è famoso per gli orti galleggianti, fertili ammassi di terreno paludoso e giacinti d’acqua, alcuni lunghi e grossi pali di bambù provvedono ad ancorare queste isole, su cui gli Intha coltivano frutta e ortaggi.
Ywama è celebre per il suo mercato galleggiante e i prodotti vengono scambiati tra canoa e canoa.
Nga Phe Kyaung, nota per il Monastero dei gatti che saltano (abili felini che i monaci fanno saltare attraverso un piccolo cerchio rigido).
Il Monastero è una spledida costruzione interamente in teak che poggia su 654 palafitte.
Nampam è un villaggio dove si tiene un interessante mercato.
Un’incredibile distesa di imbarcazioni dove occorre, per accedervi, saltare da una barca all’altra.
Phaung Daw U Kyaung è il luogo religioso più sacro del lago.
(una sorpresina incubo.... io)
Pindaya
Ubicata su di una collina calcarea, famosa per le grotte.
La strada è molto lunga ed arriva alla base della collina.
Da qui una rampa di ben 555 gradini porta alle grotte
(ovvio senza scarpe).
Nella cavità che avanza all’interno della montagna è abitato da ben 8094 statue di Buddha di ogni dimensione e materiale (cemento, alabastro, teak, lacca, mattoni).
Nella grotta ci sono alcuni anfratti, accessibili attraverso oblò naturali camminando a carponi.
Tra le curiosità un gruppo di stalattiti che percosse con un bastone emettono un suono simile a quello di un gong e alcuni Buddha di lacca che “sudano” per effetto della condensa.
La credenza vuole che strofinarsi queste gocce sul viso porti salute e bellezza.
Kalaw
Immersa tra i pini è sempre stata considerata località di villeggiatura fin dall’epoca coloniale.
(secondo incubo....due pazze)
Keng Tung
La strada, che corre troppo vicino al confine cinese, è considerata poco sicura a causa del contrabbando e dei traffici di droga che vi si svolgono e per le operazioni antiguerriglia condotte contro i gruppi ribelli Shan contrari agli accordi di pace seguiti alla resa di Khun Sa.
La strada, che corre troppo vicino al confine cinese, è considerata poco sicura a causa del contrabbando e dei traffici di droga che vi si svolgono e per le operazioni antiguerriglia condotte contro i gruppi ribelli Shan contrari agli accordi di pace seguiti alla resa di Khun Sa.
All’aeroporto di Heho, si sbarca tra i militari che, mitra imbracciato e schiena alla pista, scrutano i movimenti della boscaglia.
La città è costruita in una conca circondata da colline boscose.
Interessante da vedere il mercato centrale ed il mercato dei bufali d’acqua, che richiama gente da tutti i villaggi intorno.
Da qui parte la nostra visita nei vari villaggi i popoli del triangolo d’oro.
Si tratta di popolazioni con usanze e costumi tradizionali affascinanti: tra questi gli Akha, i Lahu, i Palaung e gli Enn (detti “dai denti neri” per l’abitudine di masticare il betel).
Inutile dire che per raggiungere il villaggio isolato degli Ann (a piedi circa 1 ora e mezza) è molto accidentato.
Inutile dire che per raggiungere il villaggio isolato degli Ann (a piedi circa 1 ora e mezza) è molto accidentato.
Buona visione e ascolto
Ciao appuntamento al prossimo viaggio
ciao a tutti.......ciao amore mio grazie,ho praticamente viaggiato insieme a te vivendo il tuo splendido video.....smackkkkkkk
RispondiEliminaBuongiorno Paola, il tuo video è bellissimo e toccante. Ti auguro un sereno 2009 e un felice 31 dicembre 2008. AUGURIIIIIIIIIIIIIII
RispondiEliminaBuon Anno!!!! E... finallmente ti si vede :-)))!!!
RispondiEliminaBel video, intenso e toccante.
Buon Anno Paola.
Daniele
ciao cara..grazie per l'opportunità che dai a me e a chi come me nn ha mai viaggiato così lontano, di condividere queste emozioni....
RispondiEliminasembrano immagini di un'altro mondo...si vedono semplicità e innocenza....difficile immaginare, come dici, i mitra spianati contro l'odio e la violenza......
speriamo che l'anno nuovo porti a tutti, specialmente a chi ne ha più bisogno, un po' di serenità e amore.
auguroni a te e a tutti i tuoi affezionati lettori
BUON ANNO NUOVO...besitos
è sempre bello condividere...
RispondiEliminaintenso questo post..
tanti tanti auguri per un 2009 da ricordare!
a presto!
Paola,
RispondiEliminathis is very cool....
keep it up....
kisses
Buon reportage, buona musica,, buon prodotto, complimenti Paola
RispondiEliminacomplimenti davvero.
Maurizio
Buon Anno Nuovo 2009
RispondiEliminaComplimenti per il bellissimo video è piaciuto moltissimo
vito