Antonio Ligabue
(Zurigo 1899 – Gualtieri 1965)
Genio folle e incompreso.
E’ sempre stato trattato come un naif ma il termine è riduttivo per questa personalità geniale, violenta nel tratto, incisiva nel colore e nella scelta dei soggetti, al tempo stesso umili e fantastici, e interprete forse inconsapevole di quella corrente primitivista che affiora di continuo nell’arte europea.
Considerato il vero Van Gogh italiano: lo dimostrano le circa 300 opere fra dipinti, soprattutto autoritratti e animali, disegni e sculture, queste ultime decisamente meno note.
Tutti lavori in cui emerge un fortissimo interesse per la natura e gli animali in genere.
Il suo genio pittorico emerge prepotente insieme, purtroppo, alla follia: viene internato più volte, e quel poco di lucidità che gli resta viene amareggiata dall’incomprensione e dal disprezzo per il suo lavoro, apprezzato dalla critica e dal pubblico soltanto dopo la sua scomparsa e in misura crescente.
Ciao Paoletta oggi si parla di cose serie e quindi niente sogni?????
RispondiEliminaAspetterò....però devo dire che eccelli anche nelle cose serie....brava....bacione tesoro a presto
Bionicaaaaa ma che fai!!! Concorrenza a Ric....lo sai che entra guarda e se vede un pittore diverso da lui ti cambia i connotati...poi ti telefona e sono affari tuoi....hehehehehe....vi voglio sentire e vedere hahahahaha...rido già....(scherzo)...kissoooooneeeeeeee
RispondiEliminaCiao meravigliosa cretura buona giornata baci baci baci.
RispondiEliminaOra anche io ti scrivo un aforisma....spero di piaccia...
Studiai spesso il marmo che fu usato per scolpire la mia persona - una barca a vele ammainate che riposa al porto.
In realtà questa vignetta non rappresenta la mia meta bensì la mia vita.
Per l'amore che mi fù offerto ed io mi allontanai dalla sua disillusione; il dolore bussò alla mia porta, ma io ebbi paura; l'ambizione mi chiamò, ma io temetti i rischi.
Per tutto il tempo ho desiderato fortemente un senso nella mia vita.
E ora so che noi dobbiamo spiegare le vele e sfruttare i venti del destino ovunque guidino la nave.
Dare un senso alla propria vita può portare alla pazzia, ma la vita senza senso è la tortura di inquietudine e vago desiderio - è una barca che desiderà il mare e che però ha... paura...
(George Gray)
La frase in fondo al blog...e se hai bisogno e non mi trovi cercami in un sogno...è una fra le mie preferite. Buona serta Paoletta, kisses, Kikka
RispondiEliminaciao a tutti..............ehi ma tu non smetti mai di stupirmi....ma non e' della tua preparazione culturale che sto parlando ma di come la esprimi rendendola gradevole nella percezione.........questa e' un'arte.!!!!!.........anche se so gia' non poteva essere altrimenti....sei meraviliosa anche come oratrice.......ed e' bello poter apprendere in modo semplice cose che altrimenti si potevano anche evitare.................ad esempio dopo tanti anni ora so che..........non e' luciano........ma antonio.....hahahahahahah meno male che il cognome lo sapevo....LIGABUE....hahahahahah
RispondiEliminasmack amore mio..........ciao a tutti