La
città rivive l'incubo dell'alluvione del 2011.
Straripano i torrenti Bisagno, Fereggiano, Sturla e Scrivia.
Abitanti in fuga ai piani alti delle case.
Straripano i torrenti Bisagno, Fereggiano, Sturla e Scrivia.
Abitanti in fuga ai piani alti delle case.
Polemiche da parte dei municipi per la mancanza di un'allerta da parte
di Arpal e Protezione Civile: era stato diramato soltanto uno
"stato di attenzione“
"stato di attenzione“
ARPAL PROTEZIONE CIVILE ma dove siete?
Dove sono le allerte?
Siamo sotto autorigenerante da 24ore
lo sapete si?
Dove sono le allerte?
Siamo sotto autorigenerante da 24ore
lo sapete si?
La cosa più surreale di questa nottata genovese è la totale mancanza di
comunicazioni ufficiali e i comuni ad est del capoluogo ligure dove continua a
piovere ininterrottamente sempre a causa dello stesso temporale autorigenerante
che dalla mattina di giovedì sta imperversando sulla Liguria centro-orientale.
L’evento temporalesco era stato ampiamente previsto dal Meteo a
differenza di molte altre società ed enti preposti, ma le allerte meteo,
lanciate sono state prese poco sul serio nonostante la diffusione sulla rete
effettuata per informare quanta più gente possibile.
Per tutta la notte le forze dell’ordine hanno effettuato anche servizio di
antisciacallaggio, visto che la città è stata colpita quasi interamente da un
blackout.
Proseguono da parte dei carabinieri, polizia e vigili del fuoco le
operazioni nelle strade dove la furia del Bisagno ha accatastato auto e
motorini, dietro la stazione di Brignole dove la scorsa notte è stato rinvenuto
il cadavere dell’uomo di 57 anni, un genovese residente nello stesso quartiere.
L'Italia resta un paese dove, se piove, bisogna aver paura di morire.
E la messa in sicurezza dal rischio idrogeologico resta una grande opera che nessuno vuole davvero finanziare, perché il lungo periodo, politicamente, non conviene.
E la messa in sicurezza dal rischio idrogeologico resta una grande opera che nessuno vuole davvero finanziare, perché il lungo periodo, politicamente, non conviene.
Paoletta mia, non mi far pensare su questo argomento , altrimenti attacco una"solfa " lunga come la Bibbia!!!
RispondiEliminaMa come si fa ogni goccia che cade , cadere preda del terrore più assurdo?
Noi del ponente estremo siamo leggermente più fortunati climaticamente parlando, ma quando capita pure a noi è l'inferno in balia della sorte e del terrore.
Costruzioni abusive, fossarelli non controllati ne puliti, tombini sporchi , protezione civile inesistente e poi, noi qui ai margini della città siamo nelle mani della provvidenza o viaggi , se te la procuri in barca.
E si parla si parla , ma non si fa mai nulla..anzi!
Ti stringo forte amica mia!
Genova merita assolutamente interventi efficaci e soluzioni concrete.
RispondiEliminaCiao Paoletta!!!!
RispondiEliminaAh!!!! ma come Ti do ragione!!!!
Bisogna trovarcisi nel mezzo dell'alluvione per capire la situazione!!!!
Fanno presto a parlare chi si trova nella comodità in casa propria!!!
E. con sicuro lavoro e stipendio ben retribuito!!!
Sono molto arrabbiata...e...sicuramente tanti la pensano come me....
Ora...questa gente...che ha dinuovo perso l'attività...che cosa possono pensare....
di rimboccarsi le maniche(come si vuol dire)...e riaprire????
Con quali soldi...quelli che rimborsa lo stato????
Maaaa!!! Speriamo che il Nostro Sindaco si metta la mano nel cuore....Anzi...
nel portafoglio.
Ciao Paoletta...scusami dello sfogo...Bellissimo post...Molto sentito...
Un abbraccio forte forte a Te & Co.