Oggi vi porto in viaggio con me venite???
Si vi porto in Africa per scoprire la
"Namibia"
Finita la descrizione in fondo troverete il video creato con foto
(il mio clik) e supportato da una "musica" namibiana
(Naga - Burkhart’s Underground).
Namibia, il nome nuovo di una nazione nuova, a definire un’arida distesa conosciuta fino a dieci anni fa come Africa del Sud Ovest.
Namibia, per chi pensa che non possa esistere un deserto di dune rosse che si tuffano direttamente nell’oceano.
O una interminabile costa desolata, punteggiata di relitti di navi, frequentata da elefanti e leoni, da otarie e leopardi.
O città dall’architettura bavarese, dalle cui fumose birrerie filtrano canti in tedesco, e le cui strade sono arricchite da palme, mentre intorno il deserto incombe, e nella notte un improvviso muro di nebbia rende tutto ancor più simile a un miraggio.
Windhoek
Situata a un’altitudine di 1680 metri, tra i pendii e le ampie valli degli altipiani della Namibia centrale, capitale del Paese, è una tranquilla cittadina ordinata, elegante, avvolta da un’atmosfera del tutto particolare e atipica, se comparata a quella delle altre capitali africane.
In realtà non c’è molto da vedere, se non assaporare proprio questo spirito particolare di fare progetti per i safari, per le avventure nella Skeleton Coast e nel Namib.
Appena sbarcati siamo subito partiti per Gamsberg Mountain, una splendida strada panoramica.
Ma gli ultimi 3 km. sono molto ripidi e questo tratto alcuni lo hanno percorso a piedi per poter ammirare in tutta calma la vista dall’alto del deserto del Namib.
In realtà non c’è molto da vedere, se non assaporare proprio questo spirito particolare di fare progetti per i safari, per le avventure nella Skeleton Coast e nel Namib.
Appena sbarcati siamo subito partiti per Gamsberg Mountain, una splendida strada panoramica.
Ma gli ultimi 3 km. sono molto ripidi e questo tratto alcuni lo hanno percorso a piedi per poter ammirare in tutta calma la vista dall’alto del deserto del Namib.
Mariental e il Deserto del Kalahari
L’ultima località della Namibia Centrale che si incontra scendendo verso sud.
E’ un piccolo centro agricolo sorto nella regione dove ebbero luogo alcune battaglie più cruente tra truppe tedesche e popolazioni indigene.
Il parco si estende per circa 10.000 kmq tra il Sud Africa e il Botswana dove ancora si possono trovare gli ultimi boscimani.
Accompagnati dai Tracker boscimani possiamo osservare migliaia di springbok, gemsbok, gnu, kudu, eland e struzzi abitano il parco, oltre a leoni, iene, sciacalli, leopardi, ghepardi e quasi 250 specie di uccelli; lo scenario è suggestivo, tra dune di sabbia rossa, tratti di savana e aride pianure.
In mattinata siamo partiti a bordo del Desert Express, treno di lusso che viaggia tra Windhoek e Swakopmund, con tappe a Okapuka per il pasto dei leoni, Ebony Siding per ammirare il meraviglioso cielo stellato, Rand Rifles con scarpinata sulle dune del Namib.
(eccomi qui "inizia la pazzia")
Swakopmund
E’ difficile credere che ai bordi del deserto, stretta contro l’oceano, possa giacere una perfetta cittadina tedesca.
Eppure è caratterizzata da casette dai tetti a spiovente e da muri bianchi arricchiti da travi a vista di legno scuro e dalle taverne e birrerie.
Skeleton Coast
La Skeleton Coast si sviluppa per circa 2 milioni di ettari, è protetta da 3 diversi parchi nazionali: la National West Coast Recreation Area, lo Skeleton Coast Park e la più settentrionale (non aperta al pubblico) la Skeleton Coast Wilderness che fa parte del Kaokoland.
Il nome deriva dalla quantità di relitti di navi (e di scheletri umani e animali) che negli anni sono stati ritrovati nella zona; le coste sabbiose, sempre coperte dalle nebbie che salgono dall’oceano, sono state per decenni l’incubo dei marinai dell’Atlantico meridionale, che vedevano le loro navi arenarsi nei bassi fondali senza possibilità di scampo.
Walvis Bay
L’importanza di questa cittadina apparentemente insignificante è il maggior porto della Namibia e le industrie collegate alla pesca erano, fino a pochi anni fa, una notevole fonte di guadagno.
Non esistono attrattive particolari, ma l’atmosfera assolutamente irreale e la vicinanza del deserto del Namib rendono quasi accattivante tutto ciò che altrove sembrerebbe squallido.
Non esistono attrattive particolari, ma l’atmosfera assolutamente irreale e la vicinanza del deserto del Namib rendono quasi accattivante tutto ciò che altrove sembrerebbe squallido.
Damaraland
E’ una vasta regione compresa tra le propaggini della zona desertica della Skeleton Coast, le pianure ondulate e le savane dalla zona dell’Etosha.
Cape Cross
Riserva interessante dal punto di vista naturalistico e storico.
La colonia delle otarie e foche che ha trovato nella riserva un habitat naturale particolarmente idoneo alle loro caratteristiche, è una delle più numerose di tutto il basso Atlantico e raggiunge, in situazioni normali, le 250.000 unità.
Twyfelfontein
La foresta pietrificata e la montagna bruciata.
Località interessante dal punto di vista archeologico.
Si trovano preziose testimonianze delle antiche culture indigene, che raffiguravano sulle pareti delle grotte scene di vita quotidiana.
Siamo in presenza di incisioni rupestri, e non di pitture: tali incisioni, dette tecnicamente petroglifi, si sono mantenute nel corso dei millenni grazie allo strato superficiale di roccia, prima rimosso per incidere, ma poi ricomparso naturalmente, a proteggere i disegni.
(si si sono io "prosegue la pazzia")
Opuwo
Capitale amministrativa del Kaokoveld unico centro della regione: villaggio formato da capanne Himba, dove vivono insieme agli Herero.
Ci spingiamo all’interno dei territori Himba per conoscere questa meravigliosa tribù indigena.
La visita inizia in realtà dal momento in cui cii si stacca anche mentalmente dall’idea classica di viaggio, quando si percorrono le piste polverose e incredibilmente sconnesse che portano ancora più a nord verso il confine angolano.
Lì, lungo le piste, appariranno dal nulla gruppi di Himba, la visita ai villaggi saranno possibili solo se il capo lo avrà autorizzato, tramite uno scambio, ancora meglio un regalo.
(i piccoli Himba "pazzi di me")
Epupa Falls
Una delle zone più scenografiche, suggestive e selvagge del Kaokoveld è una striscia di terra che costituisce l’ultimo lembo di Namibia, proprio al confine con l’Angola: divide i 2 Paesi il fiume Kunene, attraversando zone incontaminate e superando diversi salti di livello creando magnifiche cascate e rapide.
Specchi d’acqua popolate da ippopotami e coccodrilli e lo spirito avventuroso che aleggia in questo lembo selvaggio e la bellezza dei posti vale la pena percorrerla a piedi.
Beh... inutile dire che abbiamo dormito in tenda per 3 notti.
Kamanjab
Di oltre 6.000 ettari di superficie ubicata tra la parte nord ovest del parco dell’Etosha e le spettacolari terre del Kaokoveld.
Li animali che si possono incontrare sono giraffe, springbok, zebre, kudu, orici ecc.
Etosha National Park
Il Parco ha un’estensione dei 22.270 kmq. Ed è uno dei parchi più grandi dell’Africa e di tutto il mondo.
Un viaggio nel viaggio.
In un territorio che dovrebbe assomigliare molto a come era l’Africa prima dell’arrivo dell’uomo: savane, boschi, radure, laghi salati, sorgenti, ma soprattutto migliaia di animali, che vivono nell’armonia crudele e meravigliosa che le regole della natura impongono.
E’ la lotta per il cibo, per il territorio, per gli accoppiamenti, per la vita stessa, che le migliaia di animali affrontano di continuo nella vita di tutti i giorni, ora come all’alba dei tempi, nelle savane semi desertiche di Etosha.
(se non siamo "pazze")
Otjiwarongo
La regione che circonda la cittadina è organizzata in floride fattorie.
Ci siamo diretti ad Okonjima una Farm di amici nella lingua herrero significa luogo dei babbuini, giace tra le montagne dell’Omborolo, formazione montuosa parte del Waterber Plateau.
Tale zona oltre ad essere famosa per la fondazione Africat (recupero dei felini) è molto conosciuta per i Bird Watching e in particolare per poter incontrare 200 specie indigene tra i quali i rari Hartlaubs francolin, il Rockrunner, e il Monteiro’s hornbill.
La Fondazione Africat è molto attiva in Namibia e nell’Africa del Sud per l’intenso lavoro di protezione dei leopardi e ghepardi in via di estinzione.
(e qui dimostro coraggio o pazzia???)
Buona visione ed ascolto
Fine
Ciao appuntamento al prossimo viaggio