Gli anni 20 hanno segnato una svolta,
scampata la Grande
guerra, la gente aveva trovato la libertà e la voglia di vivere.
La tecnologia progrediva
e tutto sembrava finalmente possibile.
Infatti la popolazione vive con frenesia e dissolutezza questo periodo,
dedicandosi al consumismo più sfrenato quasi presagendo il catastrofico crac
economico avvenuto successivamente.
Con l’avvento del sonoro,
il jazz
che impazza nei locali,
le signore con i cappelli a cloche
e le gonne al
ginocchio
in questo clima elettrizzante
e di generale euforia
non poteva mancare un ballo
dal ritmo allegro ed eccitante
che
rispecchiasse quello stato d'animo
e che caratterizzasse il periodo,
il charleston.
Le ballerine di charleston
vestite di frange e lamè, collane di perle,
piume, cappelli, lustrini,
danzavano con ballerini disinibiti
vestiti di frac e
ghette.
Ovvio che è un ballo
che si differenzia da tutti gli altri balli
possedendo una personalità
inconfondibile ed inimitabile.
Certo è uno stile sexy ma semplice
basta una linea essenziale
e un
cappello a cloche
per avere un’aria elegante e misteriosa.